venerdì 29 settembre 2023

ANCHE PER IL BRADISISMO SARA' EMERGENZA "MEDIATICA"?

 


Negli ultimi anni, abbiamo assitito inermi e passivi ad alcuni fenomeni mediatici a cui e' stato dato il nome di EMERGENZA che a mio avviso, restano pianificate sperimentazioni di massa dalle finalita' sociologiche e interelazionali.
 
Il COVID e' stato una sorta di passaggio storico, di spartiacque di una societa' gia' da tempo dipendente e influenzabile dai mezzi social, in una societa' dove, attraverso tali strumenti, il controllo capillare della popolazione acquisisce i caratteri del normale vivere quotidiano.
 
La diffusione della PAURA e del TERRORE a loro volta, sono gli elementi dominanti per poter realizzare tale sottomissione. Nella paura, le masse riceventi il messaggio, diventano piu' mansuete e quindi, molto piu' gestibili ai comandi di chi detiene il potere.
 
Le EMERGENZE assumono un ulteriore aspetto molto importante per chi detiene il potere. Sono degli abili DISTRATTORI SOCIOLOGICI. Il loro fine e' portare l'attenzione su di un mega problema che diventa colossale, apocalittico per dare molta minore importanza ad un'infinita serie di problemi e bisogni del vivere quotidiano ai quali ovvio, per sopraggiunte necessita' straordinarie, non si da piu' loro la dovuta attenzione.
 
Le EMERGENZE poi, al tempo stesso, sopperiscono all'incapacita' di crescita economica dei paesi interessati dalle stesse. Anzi, per assurdo, la giustificano e rendono cosi normale la creazione di nuovo debito che, i vari paesi coinvolti, vanno a determinare non potendo semplicemente con i loro asset produttivi esistenti, colmarne o invertirne per tendenza.
 
Il COVID prima, la GUERRA in UCRAINA poi, adesso l'EMERGENZA MIGRANTI, diventano preziosi vettori comunicativi per chi detiene il potere e, al tempo stesso, grossi contenitori vuoti su cui far convergere l'attenzione delle masse riceventi passive che, in tali eccezionalita', rinunciano alla rivendicazione di propri diritti primari o comunque a necessita' e bisogni storicamente pregressi ai quali si posticipa ulteriolmente il dare risposta.
 
Ci sono poi reali sciagure, eventi eccezionali non previsti, come alluvioni, terremoti e disastri vari dove l'EMERGENZA diventa da subito un grosso contenitore mediatico, per poi essere nel breve, cicoscritto e velocemente rimesso nel cassetto. Tutti ricordano i terremoti de l'Aquila, dell'Emilia, di Ischia le alluvioni sempre in Emilia e nella stessa isola verde. Create gestioni commissariali emergenziali, sulle quali poi, non si hanno piu' notizie.
 
Le EMERGENZE poi, diventano passarelle politico-istituzionali dove chi detiene il potere lo aumenta a dismisura ( DRAGHI - MELONI - in Campania DE LUCA ) o chi lo vedeva vacillare da tempo, lo recupera ampiamente ( CONTE ).
Negli ultimi giorni nella mia Regione, la Campania, stiamo assistendo ad un'altra martellante situazione emergenziale: il BRADISISMO DELL'AREA FLEGREA. Da sempre tale area e'  interessata da questo fenomeno naturale. Certo, negli ultimi giorni lo sciame sismisco e' in costante aumento, ma nella storia si sono gia' vissute spesso tali situazioni.
 
La differenza con il passato qual'e'? L'avvento dei social e il cavalcare la paura, ingigantirla, come strumento per tenere sotto controllo la popolazione. Se per lustri nessuno si e' opposto alla cementificazione selvaggia di tali zone, cosi come quelle alle pendici del Vesuvio, se nessuno ha mai pagato per le sue omissioni o le sue complicita', quale misura estrema migliore anche se assai dolorosa che un forzato allontanemneto della popolazione dai luoghi di residenza, come preventivo e a questo punto postumo e cinico metodo di deresponsabilizzazione politico-istituzionale?
Non vorrei che si prendesse la palla al balzo e il fenomeno diventi di interesse nazionale, per dare modo ai governanti nazionali e locali di fare sfoggio della loro " efficiente macchina organizzativa emergenziale".
 
Non lo auguro assolutamente, ma li vedrei gia', il Generale di turno nominato Commissario Straordinario per il BRADISISMO, insieme alla Premier Meloni e al Governatore De Luca, prendere le luci della ribalta nell' assicurare le popolazioni interessate dall'EMERGENZA, di non temere il momentaneo ma chissa' forse definitivo allontanamento dalle proprie zone di residenza, citta' di Napoli compresa, verso luoghi che gia' oggi, sono stati indicati nelle varie parti del Paese. Il putiferio social, la paralisi oggettiva nelle zone interessate, le interviste alla popolazione, l'ingigantito caos e tutte le trasmissioni TV a fare cassa con l'auditel.
 
No. Per amore della mia terra, di questo spettacolo macabro non vorrei mai esserne testimone

mercoledì 20 settembre 2023

L'ESODO BIBLICO DALL'AFRICA, VA GESTITO CON TRAGHETTI DI LINEA

 

Se la questione migranti e' un problema Europeo si organizzassero traghetti di linea pagati dall'UE evitando il traffico di essere umani. Cosi facendo, si limiterebbe il commercio di persone e si eviterebbero disastri e incidenti in mare quindi, perdite di vite umane.
I traghetti sui quali potrebbero navigare comodamente e in sicurezza migliaia di "viaggiatori" africani, potrebbero effettuare una sorta di crociera nel mediterraneo, lasciando nei vari paesi che si affacciano su queste acque, un certo numero di profughi o migranti economici.
Potrebbero al tempo stesso, effettuarsi corse settimanali al di fuori dello Stretto di Gibilterra, portando altri cittadini africani verso il Portogallo e poi su verso il mar del Nord, quindi in Olanda, Germania e paesi Scandinavi.
Il mio non e' sarcasmo.
Se tutti gli analisti affermano che questo esodo non avra' fine e che fino al 2050 ci sara' una crescita esponenziale di tale problema, meglio organizzarsi in modo per cosi dire ordinario.
Ma purtroppo oggi, si vive di emergenza. Con l'emergenza si fa propaganda. Con l'emergenza si fa auditel. Con l'emergenza si plasma l'opinione pubblica. Con l'emergenza si tiene il popolo sotto schiaffo. Con l'emergenza si fa nuovo debito pubblico. Nell'emergenza si tralasciano i problemi ordinari, quotidiani che, nel tempo, diventano normali manifestazioni del vivere il proprio tempo ( inflazione, disoccupazione, denatalita', caro mutui, caro affitti, caro carburanti, debito pubblico, ritardo infrastrutturale, eccesso di burocratizzazione ).
Oggi il problema migranti sta assumendo le stesse caratteristiche che ebbe il Covid: un mega distrattore sociologico e una salvezza per chi detiene il potere che, invece di gestirlo in prima persona, demanda all'UE le responsabilita' e le decisioni a riguardo
 
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