lunedì 7 marzo 2022

BASTA LA SALUTE. BASTA RIMANERE IN VITA. IL RESTO E' SUPERFLUO

 

Un  Paese  sovrano  avrebbe potuto decidere  di non  entrare in guerra. Ma  l'Italia è nell' UE, nell'EURO,  nella NATO e alleato con gli USA.
Inoltre è il Paese più indebitato d'Europa.
E quello con maggior dipendenza energetica.
Con il cappello in mano stiamo cercando nel mondo chi ci darà gas e petrolio per mantenere in essere il nostro sistema produttivo.
Draghi si riunisce con i leader europei per disegnare nuovi scenari energetici futuri, come se tale passaggio si potesse realizzare in pochi mesi.
Siamo al crepuscolo. Lo eravamo da tempo. Non ne avevamo coscienza.
Aspettavamo il PNRR, quindi nuovo debito, per cercare di rilanciare la nostra economia.
 
La guerra arriva nel momento di nostra maggior debolezza.
Il Governo italiano, unico nell' UE, ha rinnovato lo stato di emergenza.
L'emergenza porta il focus quotidiano su altre priorità.
La guerra distoglie la politica dai suoi impegni post pandemici.
Si parla di guerra lunga.
Si preannuncia che l'emergenza sarà lunga.
Si percepisce che le promesse, i disegni post-pandemia, saranno disattesi.
Dinanzi alla morte, alla sofferenza, alla disperazione, all'esodo di profughi le "cosucce" nazionali, restano quisquiglie.
 
I costi dell'energia, il costo del carburante, il lavoro, l'occupazione, la vita delle imprese, il PIL, la ripresa, il welfare, restano argomenti decontestualizzati.
Parlare dei problemi degli italiani ora, e' quasi scabroso, vile, disumano.
Diventeremo un Paese sempre piu povero.
Ma saremno felici di rimanere in vita.
I media hanno iniziato a lavorare in tal senso.
Il loro compito, e' farcene prendere coscienza

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