sabato 12 marzo 2022

LE CONTINUE EMERGENZE ALLA BASE DEL NUOVO SOCIALISMO CAPITALISTA

 

Con il Covid si diceva: nulla sara' come prima. E cosi e' stato.
Diverse le relazioni tra le persone, aumento dell'isolamento, maggiori le paure di ciascuno, e soprattutto tanti nuovi poveri, coloro che causa restrizioni e sopraggiunte difficolta', hanno perso le loro attivita'
Con la guerra, si ricomincia a dire la stessa cosa: nulla sara' come prima. E la "pellicola" mandata in onda, costante, martellante e' la medesima. Propagazione della paura, angoscia e descrizione di un futuro denso di incertezze, incognite e di un nuovo modo di concepire la societa' e la sua economia
Ma nulla e' capitato a caso o comunque cio' che e' successo probabilmente, ha soltanto accelerato cio' che era da tempo gia' stato preventivato, pianificato, auspicato come diverso modello di crescita, in particolar modo nell'occidente. E da un'emergenza all'altra, ci si abitua nostro malgrado, a dover vivere in una maniera differente, spesso o quasi sempre, decisa a livello politico e imposta dall'alto, e nel caso del Covid, per legge o meglio, per decreto legge.
Con il Covid si e' scoperto il lavoro a distanza, la didattica a distanza. Molti dopo la fine dei vari lockdown ( praticati specialmente nella zona UE ) hanno preferito continuare a svolgere la loro vita lavorativa ma anche socio-relazionale da casa, chiudendosi con piacere e per scelta, nella loro "capanna" sicura.
 
Ora con la guerra, le conseguenze saranno soprattutto economiche. I rincari dei costi dell'energia e del costo dei carburanti, porteranno inevitabilmente una serie di aumenti crescenti nella vita di tutti i giorni e cambieranno inevitabilmente, le abitudini di vita a centinaia di milioni di persone, specie quelli dell'area occidentale, nello specifico dell'area dell'UE.
Con il Covid, per legge, molti hanno dovuto sottoporsi a vaccinazione obbligatoria, per non perdere il proprio lavoro. Per legge si sono dovuti sottoporre ad una serie di obblighi per continuare a poter accedere a servizi essenziali per la loro vita, come l'accesso agli uffici postali, alle banche e ai luoghi pubblici.
Con la guerra, se questa guerra sara' lunga, tanti saranno costretti a modificare le loro abitudini. Ci sara' piu' poverta' diffusa anche in occidente. I costi dell'energia saranno cosi elevati che in tanti non potranno che pensare solo a lavorare. Molte attivita' continueranno a chiudere perche' impossibilitate a fronteggiare il rincaro dei costi dell'energia. Molti dovranno rinunciare all'auto e ai mezzi di trasporto privati, per sopraggiunte impossibilita' economiche.
 
Queste due tragedie, alla fine e alla lunga, per molti teorici del cambiamento forzato, saranno una sorta di panacea. La rincorsa verso un occidente green sara' piu' veloce. L'UE con ogni probabilita', decidera' per legge, come ha fatto per le auto a trazione termica, quando dovranno sparire definitivamente carbone, petrolio e combustibili fossili per scegliere il solare e anche l'atomica di nuova generazione (che pare ora piaccia anche ai verdi)
Un occidente sempre piu' interconnesso con i sistemi di digitalizzazione, dove i gruppi multinazionali sostitueranno la libera impresa privata spesso a carattere familiare, dove il denaro (per chi ancora lo avra') non dovra' essere piu' circolante, dove si creera' il reddito universale di sussistenza, per tenere in vita, sfamandola, una popolazione omologata, passiva e remissiva che non avra' altra alternativa di mantenimento. Dei consumatori controllati e indirizzati ad un consumo standardizzato verso prodotti controllati dalle multinazionali.
Una popolazione sempre meno critica, meno libera e condizionabile, perche' sempre piu' dipendente. Una popolazione sempre piu' integrata non per scelta ma per emergenza, dove l'accoglienza diventera' sempre di piu' una forma di economia pianificata e aggiuntiva a quella dei vari stati membri dell'UE e dove le diverse criticita' ( virus, guerre, siccita', alluvioni, cataclismi ) saranno sempre piu' forme di opportunita' e di ricompattamento politico per i governi e la politica sara' sempre piu' tendente al pensiero unico quello del socialismo capitalista.
L'uguaglianza sara' sempre piu' tra persone povere. Il potere economico sempre piu racchiuso a limitati gruppi di potere multinazionale

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