venerdì 4 marzo 2022

LA GUERRA IN UCRAINA E LA FINE DELL'UE

 

A mio avviso il conflitto durerà molto tempo. Volutamente, sarà un conflitto "controllato". L'obbietivo è indebolire al massimo l'UE.
L'UE e' caduta nel tranello tiratogli dalla  NATO. L'Ucraina  e'  solo il mezzo.  Intervenire  militarmente inviando armi, ma senza schierarsi.
Messa da  parte  la diplomazia,  si e'  scelto di perseguire  la  via  della  guerra o  meglio si e'  scelto di rafforzare militarmente il paese oggetto dello scontro, illudendolo che con questi aiuti possa sovvertire i reali rapporti di forza in campo.
 
La Russia nonostante le sanzioni continuera' nel suo intento.
L'invasione era  stata pianificata da tempo, nell' imbarazzante  impreparazione  dell'occidente che, con i servizi  di  intelligence, i  satelliti e  tutta  la modernita' operativa, avrebbe  dovuto accorgersi  dei movimenti in atto.
Ma l'occidente, specie l'UE, era impegnata in un'altra guerra, una guerra contro un nuovo nemico  verso il quale a .mio. modesto avviso,  ha dissipato  per  non   dire sprecato  tutte  le  sue  energie in  modo scriteriato,  da un  punto di  vista  economico, st rategico,  mediatico  e  politico.
Il nemico era. il COVID19.  Tutto  il resto, l'economia, l'energia, la sicurezza, la  liberta' per i popoli del vecchio  continente, in  particolar   modo quelli  dell'UE, non  aveva   piu' importanza
La Russia ha intuito  il  momento  dell' estrema  debolezza dell'occidente,  specie  dopo  la nomina  del nuovo  presidente  USA,  Biden e  ha deciso  che  era  giunto  il  momento  di  attaccare.
Russia che ha messo in conto tutte le sanzioni. Ma a sua volta e'  consapevole  che anche i  sanzionatori, subiranno  le  proporzionate  conseguenze,  in  primis  nel  campo  energetico.
 
E'  in  atto  lo  scontro  tra  2 blocchi.  EURO - USA  opposta all' EURO - ASIA.  E'  in  essere  la contrapposizione di  2  modelli  di  societa'.
Piu'  il conflitto  sara'  lungo,  piu'  la  zona  euro  diventera'  debole.
USA e CINA stanno alla finestra. Alla fine godranno di queste conseguenze.
L'Euro da sempre e' stato  un ostacolo al dollaro, moneta degli scambi petroliferi. Euro che da sempre e' stata moneta forte di paesi deboli. Figurarsi ora.
La CINA diventera' l'esportatore principale del vecchio continente, non solo per una serie di prodotti che da tempo hanno invaso i mercati occidentali. Dalla Cina inizieremo a importare anche grano, mais e molti generi alimentari.
 
Come per il Covid anche ora con la  guerra,  nulla sara'  piu' come prima. E' in atto  una fase di trapasso storico  per  l'occidente  e in particolar  modo  per la zona UE, da  cui inevitabilmente si  generera'  una nuova  forma  di  societa', sempre piu' debole,  piu'  povera,  piu'  dipendente.
Tali mutamenti  si  ripercuoteranno  sui popoli, quindi  sui  singoli  individui che  saranno  sempre  piu' gestibili, controllabili, condizionabili.
 
L'occidente e l'UE sono stati sempre un modello di liberta', fratellanza e di sviluppo. Ma la liberta' non e' nulla se non si ha una visione di futuro e soprattutto se non tutti condividono la stessa visione
L'UE da tempo era diventato un mastodontico carrozzone legiferante un lento e macchinoso organismo burocratico,  tecnocrate  e  finanziario.  Nulla  di  piu'.
La guerra  ha  palesato  tale  incontrovertibile  lentezza.
Non basta essere celeri nell'emettere sanzioni.
Non  basta  essere  programmatici  su nuove  promesse di prestito che  altro non  sono che nuovo debito futuro.
 
L'UE  resta  un  organismo  estraneo, artificiale,  surreale,  astratto  rispetto  l'evoluzione  delle  singole societa'  e  dei  singoli  popoli.
L'UK non era mai entrata nell'euro. E' uscita anche dall'UE.
Forse, presagiva in tempi non sospetti che il tempo dell'UE era finito




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