Questo video, risalente all'11 maggio scorso - da quella data altro sangue ha macchiato la citta' - mostra come a Napoli si continui a morire in modo tremendamente cruento.
La morte diventa triste consuetudine, abitudine alla disperazione, familiare convivenza con l'inferno. Napoli e' questa. Non illudiamoci: i mandolini all'ombra del Vesuvio, non sono tornati.
La citta' e' in catarsi, in un crepuscolo senza fine. La gente non ha piu' voglia di reagire, di gridare il proprio sdegno, di riscattare la propria dignita'. Si chiudono gli occhi, non piu' per la vergogna ma ahime', per la paura.
Gli abitanti di questa citta' sono ormai ipnotizzati dal degrado, diventando animali selvatici di una giungla senza regole. In molti dall'esterno, vedono questo comportamento come un atteggiamento meschino e vigliacco.
La Polizia ha permesso la diffusione del video in questione, con l'intento di ottenere un aiuto dalla collettivita'. Gli inquirenti sperano che questo non sia l'ennesimo eccidio nell'indifferenza.
Pur protetti dall'anonimato, perche' i cittadini dovrebbero fare gli eroi, diventando d'improvviso i moralizzatori delle coscienze, i pastori delle pecorelle smarrite? Quasi sempre, gli eroi restano infelicemente soli.
Da queste parti lo Stato, nonostante le notevoli campagne mediatiche incentrate sulla percezione di una ritrovata sicurezza, non riesce ad essere capillarmente presente. I "dedali" dell'illegalita', i "meandri" del malaffare sono ancora numerosi, fitti, spesso impenetrabili.
Per ogni soldato armato fino ai denti, messo a presidiare gli angoli della citta, spesso in "simbolici" e "scenografici" posti di blocco, c'e' un contrabbandiere che vende sigarette a soli 20 metri da lui.
Piu' che una citta' metropolitana, direi che Napoli e' un grande bronx senza quartiere.
Come mai in citta' non sono spuntate le ronde? Poiche' Napoli, non e' una tranquilla cittadina della provincia del nord-est, dove possono impiegare il loro tempo libero dei simpatici pensionati.
Napoli e' una citta' in guerra, piu' vicina agli scenari violenti di Mogadiscio o Bagdad.
Tutti sognano una citta' diversa, dove avvertire nuovamente il sano brusio della gente.
Oggi Napoli e' una citta' muta, silente, impaurita dal sibilo assordante dei colpi di pistola.
La morte diventa triste consuetudine, abitudine alla disperazione, familiare convivenza con l'inferno. Napoli e' questa. Non illudiamoci: i mandolini all'ombra del Vesuvio, non sono tornati.
La citta' e' in catarsi, in un crepuscolo senza fine. La gente non ha piu' voglia di reagire, di gridare il proprio sdegno, di riscattare la propria dignita'. Si chiudono gli occhi, non piu' per la vergogna ma ahime', per la paura.
Gli abitanti di questa citta' sono ormai ipnotizzati dal degrado, diventando animali selvatici di una giungla senza regole. In molti dall'esterno, vedono questo comportamento come un atteggiamento meschino e vigliacco.
La Polizia ha permesso la diffusione del video in questione, con l'intento di ottenere un aiuto dalla collettivita'. Gli inquirenti sperano che questo non sia l'ennesimo eccidio nell'indifferenza.
Pur protetti dall'anonimato, perche' i cittadini dovrebbero fare gli eroi, diventando d'improvviso i moralizzatori delle coscienze, i pastori delle pecorelle smarrite? Quasi sempre, gli eroi restano infelicemente soli.
Da queste parti lo Stato, nonostante le notevoli campagne mediatiche incentrate sulla percezione di una ritrovata sicurezza, non riesce ad essere capillarmente presente. I "dedali" dell'illegalita', i "meandri" del malaffare sono ancora numerosi, fitti, spesso impenetrabili.
Per ogni soldato armato fino ai denti, messo a presidiare gli angoli della citta, spesso in "simbolici" e "scenografici" posti di blocco, c'e' un contrabbandiere che vende sigarette a soli 20 metri da lui.
Piu' che una citta' metropolitana, direi che Napoli e' un grande bronx senza quartiere.
Come mai in citta' non sono spuntate le ronde? Poiche' Napoli, non e' una tranquilla cittadina della provincia del nord-est, dove possono impiegare il loro tempo libero dei simpatici pensionati.
Napoli e' una citta' in guerra, piu' vicina agli scenari violenti di Mogadiscio o Bagdad.
Tutti sognano una citta' diversa, dove avvertire nuovamente il sano brusio della gente.
Oggi Napoli e' una citta' muta, silente, impaurita dal sibilo assordante dei colpi di pistola.
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