Bufera politica in Campania. La Presidente del Consiglio Regionale Sandra Lonardo e suo marito, Clemente Mastella, neo euro-parlamentare del Pdl, sono stati iscritti nel registro degli indagati. Per entrambi, anche il divieto di dimora in tutto il territorio regionale, un provvedimento non solo coercitivo ma altamente simbolico.
Il provvedimento della Procura di Napoli, ha raggiunto 63 soggetti che a vario titolo sono stati accusati di diversi reati, riconducibili all'asociazione a delinquere, finalizzata alla truffa aggravata ed all'abuso d'ufficio.
Il "sistema Mastella" ruotava intorno alla sanita', da sempre in Campania vera fucina di voti, potere, clientela. Ben 655 i nomi segnalati dal partito, trovati nei file dell'ex Direttore dell'ARPAC, ora arrestato. I soggetti ottenute nomine, promozioni, assegnazioni di appalti, consulenze, avrebbero dovuto far crescere a dismisura il consenso del partito.
Un partito quello di Mastella, come sappiamo, in continua fluttuazione tra destra e sinistra, con imbarazzante disinvoltura e disarmante faccia tosta.
Questo ennesimo scandalo scoppia alla vigilia di una campagna elettorale per il futuro rinnovo alla Regione. Da un lato il PD, oltre i suoi problemi di vertice, deve trovare qui in Campania - dove tra l'altro si sono scoperte pericolse convivenze con la criminalita' organizzata - un nuovo nome dopo l'epopea Bassoliniana. Dall'altro, il PDL dovra' scegliere uno sfidante al di sopra di ogni sospetto, sul quale non gravino ombre e negative ingerenze.
Quale sara' il destino di noi campani? Quali i politici per il territorio? Qui purtroppo, piu' che altrove, la politica e' finita da tempo.
Forse dopo l'ennesimo scandalo nel territorio, e' arrivato il momento in cui i militari oltre che ad essere impiegati per strada per stanare i pericolosi camorristi, dovrebbero stabilmente occupare gli uffici pubblici, per sostituirsi ai funzionari corrotti e corruttori.
Il provvedimento della Procura di Napoli, ha raggiunto 63 soggetti che a vario titolo sono stati accusati di diversi reati, riconducibili all'asociazione a delinquere, finalizzata alla truffa aggravata ed all'abuso d'ufficio.
Il "sistema Mastella" ruotava intorno alla sanita', da sempre in Campania vera fucina di voti, potere, clientela. Ben 655 i nomi segnalati dal partito, trovati nei file dell'ex Direttore dell'ARPAC, ora arrestato. I soggetti ottenute nomine, promozioni, assegnazioni di appalti, consulenze, avrebbero dovuto far crescere a dismisura il consenso del partito.
Un partito quello di Mastella, come sappiamo, in continua fluttuazione tra destra e sinistra, con imbarazzante disinvoltura e disarmante faccia tosta.
Questo ennesimo scandalo scoppia alla vigilia di una campagna elettorale per il futuro rinnovo alla Regione. Da un lato il PD, oltre i suoi problemi di vertice, deve trovare qui in Campania - dove tra l'altro si sono scoperte pericolse convivenze con la criminalita' organizzata - un nuovo nome dopo l'epopea Bassoliniana. Dall'altro, il PDL dovra' scegliere uno sfidante al di sopra di ogni sospetto, sul quale non gravino ombre e negative ingerenze.
Quale sara' il destino di noi campani? Quali i politici per il territorio? Qui purtroppo, piu' che altrove, la politica e' finita da tempo.
Forse dopo l'ennesimo scandalo nel territorio, e' arrivato il momento in cui i militari oltre che ad essere impiegati per strada per stanare i pericolosi camorristi, dovrebbero stabilmente occupare gli uffici pubblici, per sostituirsi ai funzionari corrotti e corruttori.
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