mercoledì 15 aprile 2009

POLITICA E INFORMAZIONE: IL MESSAGGIO E' APPIATTITO

Quanto potra' durare ancora questo interesse per i poveri terremotati?
I palinsesti televisivi, fino a quando continueranno a irradiare le tristi immagini dall'Abruzzo?
L'Italia si e' scoperta un paese di geologi, ingegneri, progettisti, pronti a tenere pubblici simposi.
Le varie emittenti hanno fatto a gara per aggiudicarsi gli indici di ascolto piu' alti, parlando di morte, dimenticando improvvisamente le morti quotidiane sui luoghi di lavoro, sulle strade dopo le serate in discoteca o i morti ammazzati ad opera della criminalita' organizzata.
Si sono dimenticate in fretta tragedie maggiori che hanno lasciato nel Paese ferite ancora aperte.
Il Governo ben volentieri ha accentrato il suo interesse sul terremoto, tralasciando altre emergenze.
Lo stesso ha fatto l'opposizione, dimenticandosi della pericolosa crisi che attanaglia il Paese.
Per le persone che hanno perso il posto di lavoro o che lo perderanno a breve, non ci saranno aiuti speciali. Per le fabbriche che chiuderanno non si faranno collette, ne' donazioni. Per i piccoli imprenditori a cui le banche non concederanno fiducia, non si apriranno conti correnti compensativi.
Questo per dire che come per la Campania l'emergenza rifiuti e il dilagare della criminalita' organizzata erano bubboni utili per coprire altre magagne, ovvero gli ordinari fallimenti organizzativi e gestionali locali, così l'improvvisa calamita' naturale che ha portato morte e danneggiamenti in Abruzzo e' diventata un buon "distrattore" circa le inadempienze governative e la palese inadeguatezza a rispondere alle reali esigenze del Paese.
Fino a qualche settimana fa, a livello internazionale, si parlava di crisi economica mondiale, di schizzofrenia delle borse, di maggiore cooperazione tra le grandi potenze.
A livello interno, le discussioni erano incentrate su tematiche quali il Ponte sullo Stretto, le centrali atomiche, i rigassificatori, la pianificazione dell'edilizia popolare, l'espansione di quella privata, l'aumento delle risorse da destinare alle forze pubbliche, la lotta alla criminalita' organizzata senza quartiere, il maggior contrasto alla microcriminalita' nelle grandi citta' con un ulteriore dispiegamento di uomini e mezzi, senza dimenticare la lotta all'immigrazione clandestina, la sicurezza sul lavoro, il rinnovo della scuola pubblica.
Penso che governo e opposizione, organi d'informazione (specialmente quelli televisivi) siano protagonisti di uno stesso mediocre spettacolo. Ovattare il pensiero comune, lanciare sempre piu' un univoco messaggio omogeneizzato, rendere la comunicazione un monotematico e precostiuito veicolo di appiattimento cognitivo, dove l'ascoltatore ricevente il messaggio, finisce di essere un soggetto attivo fruitore di un'informazione plurima, diventando invece, oggetto passivo di un ordito e pianificato disegno comunicativo.
In Campania il termovalorizzatore e' partito (da poco anche la discarica di Chiaiano) ma il degrado permane, così come l'azione della criminalita' organizzata e l'aumento della poverta' generale. Il Comune e la Regione sono sull'orlo della bancarotta. La Sanita' regionale e' a rischio commissariamento. Il turismo e' in crisi irreversibile, con musei chiusi nelle feste pasquali e con una stagione turistica alle porte che non da segnali incoraggianti. Le aziende chiudono.
Nel Paese oltre al caso Alitalia, la morte di Eluana Englaro la proposta ancora da regolamentare delle ronde e la nascita del PDL, di cosa si sta occupando realmente il Governo?

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