I riflettori sono ancora puntati sull'Abruzzo, la psicosi suino sta assumendo connotazioni dilaganti, la Sig.ra Veronica Lario, moglie del Premier, con le sue dichiarazioni pubbliche, influenza le scelte delle possibili candidature rosa per i prossimi appuntamenti elettorali.
Intanto, la Campania, fa parlare di se per le sue vicende fatte di corruzioni, mazzette, collusioni, tra politica ed imprenditoria locale.
La vicenda Romeo e' ancora presente nella mente dei napoletani. Il Consiglio Comunale cittadino, stava per sciogliersi per il coinvolgimento di diversi assessori in una serie di appalti "imposti".Intanto, la Campania, fa parlare di se per le sue vicende fatte di corruzioni, mazzette, collusioni, tra politica ed imprenditoria locale.
Poche settimane or sono, lo stesso Consiglio stava vacillando sotto la pressione di una parte della sua stessa maggioranza, la quale in contrasto all'allontanamento illustre dell'assessore alla Sanita', Montemarano, da parte di Bassolino, rischiava di non votare il bilancio, cosa che avrebbe portato nuovamente ad un'ipotesi di scioglimento anticipato e alla caduta della Iervolino. I voti arrivarono, quando gli stessi consiglieri della maggioranza, ma contrari al Governatore, ricevettero garanzie per la sicura candidatura dell'ex assessore alle elezioni europee da parte dei veritci romani. Questo e' lo scenario politico che domina la citta', in una completa e passiva acquiescenza da parte della cittadinanza.
Ora un altro scandalo colpisce la regione. Sono stati raggiunti da diversi provvedimenti di custodia cautelare emessi dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, vari amministratori locali, per una consistente frode ai danni della Comunita' Europea, in rapporto alla costruzione di una grossa centrale di biomasse, a Pignataro Maggiore in provincia di Caserta.
Tra gli indigati, spiccano i nomi dell'Assessore Andrea Cozzolino e del capo della Segreteria del Governatore, Gianfranco Nappi.
Questa volta e' la sinistra che grida al complotto. L'inchiesta e' esplosa in piena campagna elettorale. Cio' dimostra che, se fino a poco tempo fa, nel nostro Paese c'era un'atavica presunzione di superiorita' morale da parte della sinistra, i fatti accaduti sul finire dello scorso anno, in Abruzzo prima e in Campania poi, hanno dissolto come argilla spazzata dal vento tale arrogante senso di onnipotenza dogmatica.
Il problema e' che ora si spera che sia questo nuovo contenitore accalappiatore di voti, consenso e potere, chiamato PDL ed identificato troppo frettolosamente come destra, a ridare quanto meno a noi campani, la dignita' perduta - così almeno recitano da settimane i cartelloni publicitari che coprono l'intera provincia.
Ma in oltre tre lustri di opposizione, quali idee alternative ha partorito la destra? Quali uomini di spessore ha generato, per porre un argine al potere dinastico bassoliniano? Il rinnovamento sara' di idee, uomini o piu' probabilmente di potere? Credo che se svolta ci sara', essa avra' connotazioni storiche e non politiche.
La politica ci vuole ridare dignita'. Se ci e' rimasto ancora un po' di orgoglio, voltiamole le spalle.
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