martedì 18 gennaio 2022

BERLUSCONI AL COLLE FAREBBE DIMENTICARE IL COVID

 


L'unico modo per rivedere le piazze stracolme di persone urlanti (quindi senza mascherina per farlo) e' che Berlusconi salga al Quirinale.
 
Immediatamente, al grido di BELLA CIAO, il popolo sinistro occuperebbe l'occupabile. Le aziende gia' ferme operativamente causa pandemia, si fermerebbero formalmente, con una serie di scioperi generali indetti dalla triade sindacale, quei sindacati che con Draghi, oggi, hanno permesso di far perdere il lavoro agli operai se non vaccinati.
Le piazze si  tingerebbero di  rosso,  quel  rosso  che  anche  in  periodo  pandemico,  anche  nel  primo lockdown, colorava le manifestazioni del 25 aprile e del 1° maggio.
Artisti,  intellettuali,  tutte  le menti  creative  della sinistra  impegnata,  da  quella  salottiera  a quella militante, farebbero sentire il loro grido di allarme, facendo da volano  propagatore per radunare le folle per scongiurare il rischio della precaria stabilita' democratica.
Rispunterebbero  gli  indignati, il  popolo viola,  finanche  i girotondini  di Nanni  Moretti.  Le  Sardine, fenomeno creato dal nulla nel  laboratorio del  PD nell'autunno  2019, contro le opposizioni  di Governo ( che erano diventate  troppo forti)  tornerebbero  a radunarsi mediante  APP gestite  della  segreteria  di Letta.
 
Tutti i volti del giornalismo radical-chic sarebbero pronti a metterci la faccia. Lerner, Annunziata, Floris, Formigli, Scanzi, Santoro, Travaglio, Gruber riempirebbero i loro palinsesti. Si rivedrebbe anche Vauro, con le sue dissicranti vignette.
Per incanto, ritornerebbe a parlare di Costituzione, di riforma della giustizia, di pericolo mafioso, e udite, udite di ECONOMIA!
Andrebbero a trovare la vecchietta che raccoglieva ortaggi in decomposizione ai mercati generali per potersi sfamare, immortalata in tante trasmissioni di approfondimento politico dopo la crisi del 2008.
I media  nazionali  parlerebbero  solo di politica,  di  rischio per la  democrazia,  di personalismo  della politica, di Istituzioni  deboli, di impresentabilita'  del nostro Paese  all'estero, di deriva nazionalista, di rischio sovranista e di DEBITO PUBBLICO.
E  per  magia,  lo SPREAD,  inizierebbe  ad  aumentare  quotidianamente.  L'Italia  diventerebbe d'improvviso un Paese senza prospettive, sotto minaccia costante delle Borse.
 
Chissa', se la scelta del Presidente della Repubblica spettasse al voto diretto degli italiani, quale sarebbe l'esito della votazione?...
Con Berlusconi al Quirinale, con tutti i limti di essere una personalita' divisiva (PERSONALMENTE PUR ESSENDO  DI DESTRA  NON VOTEREI  BERLUSCONI)  forse il  Covid  a livello  mediatico andrebbe  in  soffitta,  ancor  di  piu' se  poi,  nella  primavera  2023,  il cdx si aggiudichera'  con  ogni probabilita'  la  vittoria  alle elezioni  generali.
In  questo  turbinio  irrefrenabile di  ricerca  di  difesa  della  democrazia  dal  rischio  di ritorno  del BERLUSCONISMO, per ovvi motivi di minutaggio mediatico, si parlerebbe molto meno di pandemia.
 
Una mia surreale supposizione? Chissa'.
Sempre soggettivamente, penso che Draghi sarebbe un male molto peggiore.
Al Quirinale se non ci va Berlusconi, molto meglio un comunista che un banchiere massone




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