La data del 31-12-2009 si avvicina inesorabilmente. Per la fine dell'anno tutti i comuni della Campania, per Decrero governativo, devono raggiungere il 25% di racolta differenziata, pena il commissariamento.
Tale soglia oggi pare davvero lontana, specie nei grossi comuni, per non parlare di citta' come Napoli e Caserta, dove non si arriva nemmeno al 20%. La media dell'intera regione sfiora soltanto il 17%. Centinaia di comuni, sono a rischio commissariamento.
Bertolaso e' stato chiaro. L'ipotesi di un nuovo collasso nella raccolta e' costante. Pericolo che diventa realmente ipotizzabile, se si pensa all'ingente disavanzo delle ditte preposte alla raccolta, che vantano enormi crediti verso le amministrazioni cittadine. Solo Napoli e la sua provincia, si trovano con circa 130 milioni di debiti.
La sporcizia dalle strade e' stata scongiurata, almeno per qualche anno. Pero' il sistema adoperato e' sempre quello dell'individuazione di grossi invasi che inghiotteranno milioni di tonnellate di tal quale, non risolvendo di fatto l'evoluzione nel sistema della raccolta.
La differenziata quindi, non decolla, soprattutto per lo scarso senzo civico della cittadinanaza.
Il Governo avra' il coraggio di commissariare centinaia di comuni per la fine dell'anno? E chi vigilera' sull'effettivo raggiungimento di tali parametri? Quando partira' la realizzazionme degli altri inceneritori individuati, oltre quello di Acerra che con ogni probabilita', dovra' per forza maggiore bruciare anche scarti non differenziati per evitare un collassamento del territorio? Su tale questione, non sapremo mai abbastanza.
In regione gli schieramenti politici, si stanno logorando per l'individuazione dei candidati per le prossime elezioni governative del prossimo marzo. Forse per quella data, tanti comuni del territorio, non avranno una propria amministrazione operante, a causa del sopraggiunto commissariamento.
Tale soglia oggi pare davvero lontana, specie nei grossi comuni, per non parlare di citta' come Napoli e Caserta, dove non si arriva nemmeno al 20%. La media dell'intera regione sfiora soltanto il 17%. Centinaia di comuni, sono a rischio commissariamento.
Bertolaso e' stato chiaro. L'ipotesi di un nuovo collasso nella raccolta e' costante. Pericolo che diventa realmente ipotizzabile, se si pensa all'ingente disavanzo delle ditte preposte alla raccolta, che vantano enormi crediti verso le amministrazioni cittadine. Solo Napoli e la sua provincia, si trovano con circa 130 milioni di debiti.
La sporcizia dalle strade e' stata scongiurata, almeno per qualche anno. Pero' il sistema adoperato e' sempre quello dell'individuazione di grossi invasi che inghiotteranno milioni di tonnellate di tal quale, non risolvendo di fatto l'evoluzione nel sistema della raccolta.
La differenziata quindi, non decolla, soprattutto per lo scarso senzo civico della cittadinanaza.
Il Governo avra' il coraggio di commissariare centinaia di comuni per la fine dell'anno? E chi vigilera' sull'effettivo raggiungimento di tali parametri? Quando partira' la realizzazionme degli altri inceneritori individuati, oltre quello di Acerra che con ogni probabilita', dovra' per forza maggiore bruciare anche scarti non differenziati per evitare un collassamento del territorio? Su tale questione, non sapremo mai abbastanza.
In regione gli schieramenti politici, si stanno logorando per l'individuazione dei candidati per le prossime elezioni governative del prossimo marzo. Forse per quella data, tanti comuni del territorio, non avranno una propria amministrazione operante, a causa del sopraggiunto commissariamento.
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