La sentenza della corte europea di Stasburgo che invita a eliminare il simbolo del crocifisso dalle aule scolastiche, crea un terremoto negli ambienti del Vaticano e grosse polemiche nei palazzi della politica.
Viviamo in Italia anche questo paradosso.
Un paese travolto dal malaffare, dalla corruzione, dove escort e transessuali diventano frequentazioni stabili dei nostri politici, argomento di approfondimento dei media, accettazione sociologica di una societa' in mutamento crepuscolarmente catarsico, dove pero' il crocifisso diventa non solo il simbolo irrinunciabile di un credo a questo punto imposto, ma quasi una forma di icona culturale che dovrebbe condizionare le coscienze, specie quelle dei giovani alunni in eta' ancora acerba.
Una societa' quindi, in crisi di valori, imbarazzata dal suo declino culturale che pero' non vuole rinunciare ai suoi simboli, non accetta di perdere i suoi riferimenti di grottesco rifugio etico. Una societa' dove imperversa sempre piu' una limitata moralita' bigotta, figlia appunto di un cristianesimo dove tutto puo' essere cancellato nel silenzioso segreto di un confessionale.
C'e' chi come molti politici, giustifica questa contrarieta' alla sentenza, come un tentativo di cancellare una tradizione non solo religiosa ma nazionalisticamente italica, come se il crocifisso fosse equiparato al panettone, alla pasta, alla Ferrari.
Ritengo che in un'epoca di globalizzazione non solo economica ma sopratutto interculturale, multietnica e policonfessionale, e' giusto che chi entra in un edificio pubblico, anche se nel paese in cui ha sede la capitale della chiesa cattolica, non debba incontrare simboli di questa e di nessun altra religione, per essere piu' liberamente indotto a seguire, nel caso lo voglia, quella che ritiene piu' vicino alla propria coscienza di individuo, praticandola nei luoghi di culto preposti.
Viviamo in Italia anche questo paradosso.
Un paese travolto dal malaffare, dalla corruzione, dove escort e transessuali diventano frequentazioni stabili dei nostri politici, argomento di approfondimento dei media, accettazione sociologica di una societa' in mutamento crepuscolarmente catarsico, dove pero' il crocifisso diventa non solo il simbolo irrinunciabile di un credo a questo punto imposto, ma quasi una forma di icona culturale che dovrebbe condizionare le coscienze, specie quelle dei giovani alunni in eta' ancora acerba.
Una societa' quindi, in crisi di valori, imbarazzata dal suo declino culturale che pero' non vuole rinunciare ai suoi simboli, non accetta di perdere i suoi riferimenti di grottesco rifugio etico. Una societa' dove imperversa sempre piu' una limitata moralita' bigotta, figlia appunto di un cristianesimo dove tutto puo' essere cancellato nel silenzioso segreto di un confessionale.
C'e' chi come molti politici, giustifica questa contrarieta' alla sentenza, come un tentativo di cancellare una tradizione non solo religiosa ma nazionalisticamente italica, come se il crocifisso fosse equiparato al panettone, alla pasta, alla Ferrari.
Ritengo che in un'epoca di globalizzazione non solo economica ma sopratutto interculturale, multietnica e policonfessionale, e' giusto che chi entra in un edificio pubblico, anche se nel paese in cui ha sede la capitale della chiesa cattolica, non debba incontrare simboli di questa e di nessun altra religione, per essere piu' liberamente indotto a seguire, nel caso lo voglia, quella che ritiene piu' vicino alla propria coscienza di individuo, praticandola nei luoghi di culto preposti.
3 commenti:
si ma non ne facciamo due pesi e due misure aboliamo il crocefisso ma che non ci impongano la loro religione, e le loro usanze rispettino le nostre leggi e si tolgano quel ridicolo velo sul viso e non si mettino a pregare per strada impedendo il normale svolgersi della vita dei cittadini ecc ecc
i nostri politici usano questi simboli come un lavacro, ma quanto ci credono ai simboli dei valori??
meno male che i cittadini normali sono migliori anche con le loro debolezze.
bobo
Non sono del tuo parere Angelo. La natura e la società rifiutano il concetto di "tabula rasa". Lo spazio vuoto non esiste nemmeno quando tagli un albero: poi ricrescono i polloni.
Dunque se elimini il crocifisso, nasceranno le sure coraniche , i minareti e i simboli di altre religioni ben più invasive della nostra. Che i "laici" come te, permetteranno di ottemperare. Nel timore di non sembrare democratici.
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