Quante chiacchiere inutili in ordine alla scelta di Di Maio di pensare al suo futuro politico.
E quante domande sterili da parte dei giornalisti per sapere in quale zona politica ora, il neonato gruppo parlamentare, si andra' a collocare.
Quali saranno le distanze tra Di Maio e Conte, quale sara' il posizionamento ora dei 5S, quale il rapporto con il PD e con gli altri partiti che potrebbero formare il grande centro a sostegno della sinistra.
Il solito bla bla bla riempitivo degli studi televisivi, la solita fuffa mediatica per dare un senso programmatico a un insieme di partiti e leader che hanno come unico fine quello di finire la Legislatura e preparare le griglie di partenze per la prossima campagna elettorale.
Ma tanto si sa gia'. E gia' accaduto per il passato. Le sinistre, gli ex democristiani, l'area progressista, quella filo-europeista, oggi anche l'ambientalista, da ieri anche la pacifista, hanno un solo obiettivo: trovare un nemico unico, per dar senso alla loro esistenza.
Non un'idea di Paese, non una programmazione economica, nemmeno una serie di riforme necessarie alla Nazione. Ma un solo obiettivo, cercato in modo spasmodico per raggruppare il loro elettorato sempre piu' distante, distratto, anche deluso dal loro operato.
Trovare un nemico da abbattere, per dare un senso alla loro esitenza e nuovo entusiasmo al proprio elettorato. Un nemico su cui far convergere il nulla del proprio operato politico
Un tempo il collante salvifico per riunire una galassia politica frammentata del centro-sinistra che andava da Mastella a Bertinotti, fu BERLUSCONI.
Oggi a ricompattare tutti questi miracolati dalla pandemia e dalla guerra, emergenze che hanno tenuto in vita ed insieme una imbarazzante cozzaglia di Governo, sara' il nuovo nemico, nello specifico la nuova minaccia per la democrazia, per la liberta', per lo Spread e addirittura per la stessa tenuta dell'intera area UE.
In autunno il pericolo da scongiurare su cui si agiteranno con nuova spinta e vigore buona parte delle forze che compongono la maggioranza di Governo, sara' GIORGIA MELONI