giovedì 30 aprile 2020

CONTE SOTTO ASSEDIO. QUANTO DURERA' LA MAGGIORANZA?


In tanti iniziano a smarcarsi da Conte. Anche la parte PD, mai vicina ai 5S, inizia a invitare il Premier e l'esecutivo, ad essere più veloce e concreto nelle sue decisioni. Anche una parte dei media, iniziano a domandarsi se il Premier sia davvero supportato al suo interno.
Qualcosa sta cambiando.
 
Con l'inizio della  FASE 2, la  politica  tornerà ad  essere protagonista,  libera   da questo   finto  senso di  unità nazionale tenuto in piedi con la  propagazione  della paura. Si tornera' a far politica nelle sedi istituzionali, in quel Prlamento tenuto per troppo tempo chiuso. Si tornera' a sentire la voce di quella parte politica che ora e' stata obbligata a tacere. E quando ciò accadrà, Conte si troverà più solo.

Il M5S capirà ciò che sostengo da agosto, quando i grillini in perdita di consenso preferirono pur di stare al comando, di unirsi in quell'abbraccio incestuoso con il partito di Bibbiano. Che succederà? Probabile si avrà una crisi pilotata e molto probabilmente "accesa" da Renzi, si proprio da lui, colui che evitò lo scioglimento delle Camere con lo spauracchio dell'aumento dell'IVA, dando vita al Governo giallo-rosso e riuescendo a creare un suo partito senza passare dalle elezioni. Il suo obiettivo non tanto nascosto, era ed è quello di eliminare politicamente il M5S.

Dopo le elezioni del 2018, quando Di Maio leader del partito con piu voti non  volle sedersi al  tavolo con Berlusconi, leader della coalizione che vinse le elezioni. Nel contempo, l'ex leader del PD, Renzi, non volle sedersi insieme a Di Maio. Si arrivo' al terzo tentativo alla formazione di un esecutivo. Mattarella consentì quella maggioranza elettorale, che partorì la nascita del governo giallo-verde. Sappiamo poi le cose come andarono. Salvini strappò. Ma da mesi i 5S già tramavano con  Bruxelles, contribuendo alla nomina di tutti i vertici attuali. Renzi era consapevole che alla lunga, il PD si sarebbe  divorato i  5S da vivi, come  fanno i  boa  con le loro  prede. Nel  rimapasto i  ministeri  piu' influenti passavano nelle mani al PD. Di Maio fu tolto dal ruolo di Vice Premier. In seguto il partito gli ha tolto la  carica di  leader. A novembre  la crisi era aperta. Grillo  intervenne per  dire che il movimento si ritirava per qualche mese. L'anno si concludeva con la certificazione di una crescita ai minimi storici: lo 0,3%, che ci rifilava all'ultimo posto nell'UE in compagnia di Cipro.

Ma  poi  d'improvviso  l'imponderabile  ha congelato questa irrefrenabile caduta.  Dalla Cina arriva il  VIRUS e per incanto questa maggioranza, ritorna ad avere vita.
Vedremo quanto ancora puo' durare. E Renzi ancora una volta ne deciderà il destino

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