Nello sport
spesso le motivazioni contano anche piu dei stessi valori tecnici. La
mente, il cervello, la famosa testa, spesso riescono a compensare limiti
e caratteristiche qualitative, fornendo preziose alternative agli
atleti, sia negli sport singoli che in quelli di squadra.
In questo
contesto, non solo ci sono le specifiche predisposizioni degli agonisti,
ma contano tantissimo le capacita' motivazionali, relazionali e
comunicative degli allenatori, dei coach, dei personal trainer.
Sapere di non avere gli stessi valori dei nostri avversari, e
sentirselo ribadire all'infinito, come un mangianastri incantato, dal
proprio allenatore, ma anche dalla propria societa di appartenenza, non
fa altro che cementare nella testa dell'atleta tale concetto,
cristallizandolo.
Alla fine tale martellamento infinito, accentuato dalla comunicazione costante dei cosiddetti " addetti ai
lavori " - spesso professionisti o pseudo tali che magari non hanno mai
fatto sport a livello agonistico - crea nella psiche dell'atleta,
dell'agonista, ma dello stesso professionista sportivo, una sorta di
costruito alibi di fuga, una forma di comodo ammortizzatore che va ad
ammorbidire le sue eventuali cadute, insucessi, sconfitte.
Cio' che affermo, penso possa essere confermato da chi un po' di sport, a tutti i livelli e in tutte le discipline, lo mastica.
Caro Sarri, io ti ringrazio sempre per quello che ci hai donato, in
termini di bellezza, emozione, estetica e tecnica pura con il tuo gioco.
Ma io non appartengo a quella categoria di persone che si accontenta,
che dice solo e sempre grazie perche' ricorda i tempi bui. Nella mia
perenne, costante, atavica autonomia ed indipendenza intellettuale,
penso che dal punto di vista della comunicazione, hai tanto ancora da
imparare e non solo quando mandi a quel paese chi ti fa domande scomode.
In tali circostanze, i danni causati, a limite, possono riversarsi solo
su di te. Ma mi rifersco a quel velo di incertezza che trasuda dalle
tue parole, come quelle della Presidenza e di tutta la stampa,
univocamente sintonizzata sulle stesse frequenze.
Vuoi fare la
rivoluzione. I tuoi 13-14 guerriglieri, per te devono essere sempre i
migliori. Sempre. Non solo quando vinci. Perche noi da qua sembra che
scendiamo dal carro a nostro piacimento, tu di la non puoi condurlo solo
quando ti va bene rimarcando questi limiti, forse per fare di te una
figura ancora piu eroica ed epocale.
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