mercoledì 26 ottobre 2011

IL "SEGRETARIO" FINI SCATENA UNA LEGA ALLO SBANDO

La Lega si innervosisce per le dichiarazioni del Presidente della Camera Fini a Ballaro', in merito al prepensionamento della moglie del leader padano, Bossi.
Certo, il comportamento di Fini non e' dei piu' cristallini, nel senso che, dall'alto della sua carica istituzionale, dovrebbe tenere un atteggiamento piu' neutrale in merito a questioni piu' propriamente politiche. Spesso i suoi interventi sono piu' vicini a quelli di un segretario di partito. Penso che anche il Presidente della Repubblica Napolitano, vorrebbe dire tante cose sull'attuale vergognoso momento politico che, tuttavia, il suo ruolo e credo, anche la sua saggezza, glielo impediscano.
Sta di fatto, che il Presidente della Camera, evidenzia i limiti del progetto leghista, una formazione politica divenuta litigiosa, divisa in correnti e che ha visto svanire la sua velleita' separatista e forcaiola, diventando a sua volta, un partito sempre piu' calato nei tatticismi del centralismo romano ( basti pensare al voto contro l'arresto di Milanese), un atteggiamento intuito e fortemente criticato dal suo stesso elettorato.
Spesso Bossi, quando non lo ha fatto materialmente come nel 94, ha minacciato di staccare la spina al Governo, ottenendo sempre qualche "contentino" dal suo storico amico di Arcore. Queste richieste ultimamente sono diventate piu' frequenti, anche perche' ormai la figura del Premier, e' sempre piu' ricattabile.
Anche questa volta Bossi e' molto tentato di affossare la maggioranza, andando al voto per altro, con l'attuale sistema elettorale, evitando la proposta di modifica costituzionale passata con la raccolta di firme referendaria. Tuttavia, Bossi e' consapevole che in questo momento, il suo gesto potrebbe trasformarsi in un suicidio, poiche' da tempo, la sua fine politica e' indissolubilmente legata, a quella del Premier.
Sono maturi i tempi in cui Fini tornera' a pieno titolo, a svolgere il ruolo di capo partito.

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