martedì 12 maggio 2009

NAPOLI. TUTTO VA MALE, TUTTO NORMALE

Napoli rotola nella sua normalita', fatta di degrado, incuria, scarso senso civico.
La citta' si trascina nei suoi paradossi, nei sui contrasti disarmanti. Una citta' stupenda abbandonata al suo destino.
La munnezza non c'e' piu' - chissa' dove e' finita... - ma il livello di vivibilita' resta da paesi del terzo mondo.
Non c'e' programmazione o meglio, ci sono tanti progetti senza un' unica e chiara linea di coerente omogeneita'. Il teatro San Carlo, prima viene aiutato grazie anche ad un commissario ad h.o.c. poi, viene fatto oggetto di notevoli tagli di bilancio, alimentando spaccature all'interno della giunta.
Bagnoli resta l'incompiuta per antonomasia, un sogno mai realizzato, la prova evidente dell'incapacita' degli amministratori attuali.
Per fare cassa, il Comune decide di imporre una tassa sui loculi di 9 euro, per recuperare circa 3 milioni di euro l'anno, con l'unica particolarita' che la tassa avra' applicazione retroattiva a partire dal 2006.
La raccolta differenziata stenta a partire in tutta la citta' e soprattutto nell'hinterland, dove spesso si assiste ancora alla presenza di indecorosi sversatoi a cielo aperto. Come si fara' a raggiungere il 25% di differenziata per la fine del 2009? Quanti comuni verranno commissariati? Si applichera' tale provvedimento o tutto il tal-quale finira' nel termovalorizzatore di Acerra?
La citta' non ha un impiantistica sportiva degna di questo nome. Non c'e' un palazzetto per il basket, lo stesso stadio San Paolo non ha tutti i requisiti per poter disputare gare internazionali. Stesso discorso vale per strutture atte a ricevere grandi eventi o spettacoli internazionali. Mal che vada, c'e' sempre la "poliedrica" Piazza del Plebiscito, spazio usato e abusato per iniziative di ogni genere. Le periferie giacciono nel solito abbandono. Le vele a Scampia sono sempre li, con la loro mortificante struttura che ferisce l'animo di chi le abita.
Continua "l'autoglorificazione" per il prosieguo dei lavori della metropolitana, senza dubbio un vanto per Napoli ma ci si dimentica che la citta' e' un cantiere aperto da oltre venti anni mentre in superfice il problema traffico resta irrisolto, così come quello dell'inquinamento da idrocarburi.
Non si parla piu' di riprogrammazione aeroportuale. Capodichino resta un aeroporto pericoloso, per la sua ubicazione nella citta'. Grazzanise resta un' altra promessa incompiuta.
Nel frattempo prosegue a rilento e con un notevole aumento dei costi inizialmente preventivati, la costruzione dell'Ospedale del Mare, progettato nella zona di Ponticelli, dove sara' ubicato in futuro anche il termovalorizzatore cittadino, in una zona per giunta, distante solo 8 km. dal Vesuvio, con tutte le ripercussioni che tale scelta puo' comportare. Questa puo' definirsi progettualita'?
Il tutto mentre si continua "normalmente" a morire ammazzati. Ieri l'ultima vittima in ordine di tempo nel rione Sanita', nel pieno di un pomeriggio assolato, tra donne, anziani e bambini.
In questo contesto si aspetta il tanto agognato cambiamento politico, a partire dalla Provincia. Un cambiamento di casta, di potere, di clientele, di favoritismi, di consenso arrivista.
Mastella stringe la mano a Cesaro, lasciando la moglie Lonardo alla Presidenza del Consiglio Regionale. L'Udeur torna col PDL. Se il buon giorno si vede dal mattino...

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