martedì 14 marzo 2023

LA SCHLEIN ALLA LUNGA INDEBOLIRA' IL PD

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La base del PD, non voleva la Schlein ma Bonaccini. Ma nei gazebo alle primarie si sono sovvertiti i pronoistici. La vittoria a mio avviso e' maturata anche grazie ai tanti voti giunti dagli elettori grillini.
 
Una volta assunta la Segreteria, anche ai colonelli andava bene un volto nuovo, finalmente una donna anche a sinistra. Un nuovo leader che comunque doveva seguire la base, una base molto variegata e connessa a territori molto diversi del Paese.
 
Ma la Elly si e' subito montata la testa. Ha strizzato l'occhio al M5S pensando di avere ampi poteri decisionali. A breve si rendera' conto, che i maggiori ostacoli li avra' all'interno del suo partito, dove ci sono troppi leader con diverse idee, spesso diverse dalle sue.
 
Un partito che vuole tornare ad essere maggioranza e ambisce a tornare ai livelli di quando Renzi ne era il Segretario, non  puo'  soltanto  parlare di lotta  al  fascismo ( una  sorta  di  delirio allucinogeno )  di  diritti LGBT, di utero in affitto, di liberalizzazione della cannabis, di Ius Soli e di accoglienza ai migranti
A tanti italiani di sinistra, queste argomentazioni non interessano.
 
La sinistra era quella forza politica vicino agli ultimi, alla classe operaria, ai disoccupati, ai braccianti. La nuova sinistra divenuta salottiera, intellettuale, vicino ai poteri forti e le loro ramificate clientele, ha assunto altresì un'impostazione piu' sistemica, di apparato
 
La Schlein e' distante per cultura, vissuto ed esperienza politica da queste categorie. A suo modo e' uno spirito libero piu vicino ai DEM statunitensi che alla social-democrazia europea. Per tali motivi, il suo percorso sara' ad ostacoli e indebolira' alla lunga il PD il cui elettorato scegliera' o di seguire Conte o di convergere su Calenda e Renzi
 
In sintesi, non bastera' la Meloni al Governo per far ricompattare il PD

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