lunedì 31 marzo 2008

PROMESSE, SOLO PROMESSE

Ci risiamo. La gara delle promesse e' iniziata.
Per incanto, quasi per magia, i nostri politici dichiarano contemporaneamente di aumentare i salari, le pensioni e di diminuire le tasse.
Salari minimi garantiti a 1000 e oltre euro. I precari diventeranno improvvisamente assunti.
Le pensioni verranno rimpinguate, per combattere il caro vita. Tanto le casse dell'INPS sono piu' che floride.
Le tasse saranno diminuite. Abolita l'ICI, tanto il problema sara' dei comuni.
Di pari passo si realizzeranno grandi opere. Si investira' nell'edilizia popolare. Nasceranno tante case a prezzi competitivi per le giovani coppie stabilmente occupate.
I mutui si abbasseranno, diventando quasi strenne natalizie. Con essi saranno ridotti e piu' equamente controllati gli affitti.
Si puntera' sul merito. All'improvviso sara' premiata la preparazione del giovane, la sua cultura, la capacita' del professionista. Finiranno le baronie ospedaliere, i concorsi fasulli, i poteri dei porta borse, il voto di scambio.
Si combattera' il malaffare con forze dell'ordine aumentate nel numero e piu' efficienti nei mezzi e soprattutto molto meglio pagate.
La giustizia diventera' piu' snella. I processi si accorceranno, le pene saranno piu' severe e soprattutto certe nella loro applicazione.
Si puntera' sull' istruzione e sul miglioramento qualitativo delle nostre scuole. Nasceranno tanti asili. Maggior spazio sara' dato alla ricerca scientifica ed universitaria.
Diminuiranno gli stipendi dei politici. Saranno ridotti il numero dei parlamentari e con esso i loro privilegi.
Si aboliranno le province. Gli enti pubblici saranno snelliti e resi piu' efficienti.
Le donne avranno sempre piu' spazio nella vita politica, economica e sociale del nostro Paese.
L'Alitalia sara' salvata, Malpensa diventera' snodo aereo-portuale di primaria importanza europea.
Napoli e la Campania saranno pulite come il Sud-Tirolo.
Il festival delle promesse entra nel rush finale. Promettere non costa niente. Le promesse alimentano la speranza. Spesso, di speranza si vive.
Di speranza pero', si puo' anche morire.

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