Anch'io nel passato attribuivo al leader del Movimento 5 Stelle un che di opportunismo. Ma poi, mi sono dovuto ravvedere, non tanto perche' d'improvviso ho visto in lui un nuovo messia, ma perche' la politica tradizionale, quella fatta dalle segreterie di partito era ormai improponibile.
Gli scandali e le ruberie sono continuate in modo costante nel nostro Paese. Il Parlamento, sede di massima espressione democratica, e' diventato il covo del malaffare, dove spesso, poco onorevoli rappresentatnti delle istituzioni repubblicane, hanno trovato il loro sicuro rifugio, evitando la vergogna del ricovero nelle patrie galere.
Da tempo non votavo, considerando questa nobile espressione democratica, un metodo partecipativo divenuto inutile per contribuire al miglioramento delle sorti del mio Paese, anche perche' non potevo piu' scegliere i miei rappresentanti, visto che gli stessi erano calati dall'alto delle segreterie capitoline.
In tanti affermano che Grillo non ha ne' idee, ne' valide proposte di cambiamento, ma vuole soltanto creare un clima di disfattismo, approfittando di una crisi economica mondiale che, per i partiti tradizionali, ha origini lontane che di fatto non risiedono nella gestione ordinaria del nostro Paese.
Penso invece che votare Grillo rappresenti di fatto una secca bocciatura dei partiti tradizionali, gli stessi che si sono opposti alla eliminazione delle province, al dimezzamento del numero dei parlamentari, a quello dei loro stipendi ed al mantenimento di tutti i privilegi, specie quelli relativi ai rimborsi elettorali, nonche' all'incentivazione alla ricerca ed allo sfruttamento delle energie alternative
Adesso si vuol far credere che Grillo stia facendo una battaglia solitaria contro l'euro. Mi sa che non e' l'unico, ne' in Italia ne' in Europa.
Del resto, chi votare? Il PDL, dei profughi berlusconiani in cerca di una nuova verginita'? Il PD, gli eterni secondi, coloro i quali hanno vissuto alimentandosi di solo antiberlusconismo, senza mai proporre nuove alternative al Paese? Il Terzo Polo, la nuova DC, dove Casini gestisce le alleanze assecondando i propri interessi di bottega? SEL, del filosofo Vendola, il comunista intellettuale, divenuto a sua volta moderato e non esente da peccato? L'IDV del combattente Tonino Di Pietro, uno che tra l'altro ha accettato nel suo partito gente come De Gregorio o Scilipoti (direbbe Formigoni, anche Gesu' qualche volta sbagliava a scegliersi i suoi collaboratori...) e che alla fine si modella alle politiche del suo maggiore alleato, Bersani?
Penso che Grillo sia scomodo a tutti, perche' sta erodendo loro il consenso. Tutto il resto e' aria fritta.
Penso che Grillo sia scomodo a tutti, perche' sta erodendo loro il consenso. Tutto il resto e' aria fritta.